
Il movimento umanitario dispone , di un palazzo settecentesco in seguito al lascito di Antonio Colognesi
A Fiesso Umbertiano, grazie al filantropico gesto di Antonio Colognesi, scomparso il 17.10.1994, all’età di 72 anni, è sorta quella che possiamo definire una nuova cellula dell’Emmaus. Come è noto il movimento, fondato nel 1949 in Francia dall’Abbé Pierre, al secolo Henry Gové, ha come imperativo per i suoi adepti l’impegno di soccorrere i sofferenti e gli emarginati di ogni specie. La comunità Emmaus di Fiesso, che conta una quarantina di persone, è virtuosamente sorta nel bel mezzo del 1995, allorchè Armanda Colognesi di Rovigo, realizzò la volontà estamentaria del fratello Antonio Mario, individuando nell’Emmaus il più meritevole destinatario del lascito, costituito da 5 ettari di terreno agricolo e da un grande palazzo padronale, · attorniato da adeguati servizi, risalente alla fine , del’700.
Detto questo riteniamo di dover soffermarci sulla figura del donatore. Antonio Colognesi, come il fratello Armando e le ‚sorelle Alda e Armanda (tutti nomi che iniziano con la “A”, come quelli dei genitori Antonio — detto Angelo — deceduto nel 1936 e Angelina Migliarini, morta nel 1955), crebbe in una delle più distinte famiglie di Fiesso che viaggiava (come i Tosetti e i Cavallari) sulla carrozza chiamata “Brum”, con tanto di cocchiere in livrea, definita dal popolino con il dispregiativo di ”purzilin”. Antonio Colognesi studiò lingue, raggiungendo la maturità ma non la laurea forse anche per· colpa della guerra del 1940~45, durante la quale partecipò attivamente alla Resistenza (corse anzi voce che fosse stato in contatto con gli Alleati per mezzo di una rice-trasmittente). Simpatizzante del Fronte Popolare fu segretario del C.L.N . (Comitato di Liberazione Nazionale) e fece parte della prima amministrazione comunale socialcomunista, mentre il suo confamiliare zio Giuseppe Colognesi (sindaco “superpartes” fino alle elezioni amministrative del 7.4.1946) deceduto nel 1965 a 94 anni, fu il più votato candidato della lista elettorale della Dc e, come tale, capogruppo di opposizione. Antonio Colognesi Insegnò francese dal 1946 al 1948, nell’appena costituita scuola media “G. Gozzano” di Fiesso. Successivamente, allorché rimase solo nella grande casa, si lasciò crescere la barba, assumendo un aspetto trasandato.

A parte queste apparenze, che costituirono comunque un preludio a quelli che sarebbero stati i suoi ultimi anni di vita in solitudine, egli rimase un uomo dalla solida cultura, provvisto di un’invidiabile biblioteca, intellettualmente attivo e dedito alle più disparate collezioni , alcune delle quali di un certo pregio. Un paio d’anni prima di morire, rimase relegato in una stanza del primo piano, trasformando così la sua vita dimora in un inaccessibile eremo seminascosto da una fitta vegetazione. Alcune persone amiche, la sorella Alda e i rispettivi figli , lo rifornivano di tutto, ponendo la merce in un secchio legato ad una fune che egli tirava su , rimanendo collegato con l’esterno a mezzo telefono.

L’Emmaus prese possesso nell’obsoleto, e per di più letteralmente spogliato palazzo, 9 mesi dopo il decesso del donatore. L’edificio, che conta 26 stanze e grandi magazzini di servizio, potrà ospitare la destinataria comunità non appena saranno ripristinate, mediante costosi interventi le condizioni di abitabilità.
È questo ‚un intervento certamente gravoso per i seguaci dell’Abbé Pierre, che si autodefiniscono “poveri stracciaiuoli”, i quali prestano la loro opera all ‘insegna dell’ecologia e della solidarietà. L’Emmaus Internazionale conta oltre 300 colmunità sparse in più continenti, di cui 10 in Italia che hanno sede ad Albignasego, Arezzo, Cuneo, Ferrara, Firenze, Quarrata, Piadena, Prato, Roma, Villafranca e quanto prima a Fiesso Umbertiano.
Gli adepti dell’associazione umanitaria nel 1996, sgomberando cantine, soffitte e magazzini durante i campi di lavaci estivi, ai quali partecipano anche studenti in vacanza provenienti perfino dall’estero, hanno raccolto 15.813 quintali di ferro e di altri metalli, 4.338 quintali dì vetro, 4.398 di indumenti, 332 di lana, 120 di plastica e addirittura 8 di olio d’oliva. Il ricavato consente loro di autofinanziarsi e di rendersi utili nei comfronti dei più bisognosi e di ogni persona traviata da riportare sulla retta via. La roba raccolta viene per così dire rigenerata ed esposta in convenienti mercatini; unò quali istituito a Fiesso coordinato dai coniugi Michele Cazzanti e Angela Pasini, i quali custodiscono quella che essi chiamano “ex-villa Colognesi”.
Quanto sarà possibile mettere da. parte,con le iniziative in atto, servirà per fjnanziare il progetto di accoglienza del luogo e perper analoghi interventi a favore di Paesi. in via di sviluppo, com’è nei piani dell’istituzione. Emmaùs, infatti, è il nome dell’antica località palestinese, vicina a Gerusalemme,. dove, secondo il racconto di S. Luca, riportato nel Vangelo, Gesù si rivelò ai suoi discepoli.
di Wadis Ferracini
turismo ‚cultura
animazione promozione
…alcune foto di come si presenta ad oggi la Villa Colognesi



